Si fa sempre più acceso lo scontro politico a Favignana dopo la mozione di sfiducia che ha portato alla decadenza del sindaco Francesco Forgione. Ad infiammare ulteriormente il dibattito è stata la censura imposta a Forgione durante il suo intervento in consiglio comunale: come abbiamo raccontato su Tp24, appena ha iniziato a parlare di mafia e legalità, è stato immediatamente interrotto dai consiglieri d’opposizione con la motivazione che "non era all’ordine del giorno".
Un episodio che ha suscitato indignazione e che ha portato ad una dura reazione del deputato regionale del Partito Democratico, Dario Safina, il quale ha condannato con forza quanto accaduto in aula.
Safina: "Impedire a Forgione di parlare di mafia è un fatto gravissimo"Dario Safina non ha usato mezzi termini per commentare l’accaduto:
"Quanto accaduto in Consiglio comunale a Favignana è un fatto di una gravità inaudita. Impedire a Francesco Forgione di parlare di mafia e legalità non è solo un gesto irrispettoso nei confronti di chi ha servito le istituzioni con impegno e coraggio, ma rappresenta un segnale pericoloso che non può essere ignorato".
Il deputato regionale del PD ha sottolineato che la lotta alla mafia non è un tema divisivo, né una questione che si possa relegare alle circostanze del momento:
"La lotta alla mafia non è una questione di appartenenza politica, né un tema da trattare a seconda delle convenienze. È un dovere morale e istituzionale che riguarda tutti. Chi nega il confronto su questi temi, chi prova a sminuirne l’importanza, dimostra di non essere all’altezza del ruolo che ricopre".
Safina ha poi lanciato un monito sui rischi che derivano da un simile atteggiamento, evidenziando come l'amministrazione e la lotta alla mafia debbano andare di pari passo:
"Amministrare è una cosa, combattere la mafia è un’altra. E chi non comprende questa distinzione non può essere bene accetto nelle istituzioni".
La politica e le sue contraddizioni: il caso GiangrassoTuttavia, mentre Safina condanna la censura imposta a Forgione, non può sfuggire una contraddizione che emerge proprio all’interno delle dinamiche politiche dell’isola.
Il suo nuovo referente politico a Favignana, il consigliere comunale Pietro Giangrasso, è stato non solo tra i firmatari della mozione di sfiducia, ma anche determinante per farla passare.
Un dettaglio non irrilevante: Giangrasso fino a tre mesi fa faceva parte della maggioranza di Forgione. Poi, con un repentino cambio di fronte, è passato all’opposizione ed è stato decisivo nel votare la sfiducia al sindaco che oggi Safina difende.