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18/02/2025 06:00:00

Finiti i loculi al cimitero di Castelvetrano. Cremazioni e futuri servizi col project financing

 Al cimitero di Castelvetrano una ventina di bare sono in attesa di sepoltura. La Italgeco, società che da un mese e mezzo gestisce il servizio attraverso il project financing, ha annunciato che il 20 febbraio inizieranno le estumulazioni che, insieme alle nuove aree individuate dal comune, potranno risolvere il problema. Certo, non è una soluzione definitiva, dal momento che il dato principale è che non ci sono più loculi. “L’emergenza rientrerà del tutto – afferma la Italgeco in una nota - solo quando si aprirà il cantiere e inizieremo i lavori di ampliamento, con la costruzione dei primi loculi dei 720 previsti”.

 

L’investimento per l’ampliamento del cimitero è di circa 1,8 milioni di euro e l’istituto del project financing non grava sulle casse comunali. A cambiare saranno però i costi per il cittadino, visto che un posto in colombaia costerà intorno a 4000 euro. A fronte di circa 1500 euro se si opta per la cremazione. Scelta che recentemente hanno fatto in tanti, anche per avere la possibilità di mettere il defunto nella stessa tomba del proprio parente, anche se occupata. Difficile dire quali saranno le scelte in futuro, quando invece verranno costruiti i nuovi loculi.

 

I cittadini potranno però contare su tutta una serie di servizi che prima non c’erano. Per dirne una, non è mai esistita la figura del tumulatore, il cui ruolo è stato sempre rivestito da impiegati che avevano altre mansioni. Ma nel contratto sono previste tante altre cose, dalla pulizia e la riqualificazione dei bagni, alla realizzazione di un’area celebrativa per gli animali di affezione e di un forno crematoio. In ogni caso, costi che la società non potrà aumentare a piacimento, ma soltanto adeguarli al preziario nazionale.

 

Nonostante i problemi ereditati, con la collaborazione delle istituzioni locali e dei cittadini – ha aggiunto ottimisticamente la Italgeco nella nota – siamo certi di poter raggiungere tutti gli obiettivi indicati nel contratto di concessione”.

Ottimismo che purtroppo, per quel che riguarda il decoro, deve fare i conti con l’inciviltà della gente. I bagni sono infatti un disastro da anni. Al momento, in alcuni di essi mancano i sanitari (rimossi perché vandalizzati) e altri rimangono chiusi.

E poi ci sono i cassonetti per i rifiuti. Quelli grandi sono chiusi col lucchetto e incatenati tra loro. Scelta obbligata: la gente li usava addirittura per buttare l’immondizia di casa, rigorosamente indifferenziata. Ecco perché i cassonetti disponibili sono quelli più piccoli. Dove però pare si faccia ancora fatica a distinguere i fiori secchi dal relativo involucro di plastica o dai lumini. E dunque anche lì il risultato non è dei migliori.

 

Alla fine però, è come se la colpa di tutto fosse del precedente sindaco Enzo Alfano, reo di aver esternalizzato un servizio facendo lievitare i costi per i cittadini.

Peccato però che quella sia stata forse l’unica scelta possibile per garantire la continuità del servizio e soprattutto per permettere la realizzazione di altri loculi, in un periodo in cui non c’erano né soldi, né adeguato e sufficiente personale. Oltre alla consapevolezza che alla fine del dissesto finanziario del comune non sarebbe mai seguita una nuova età dell’oro. Soprattutto con le mancate entrate di natura tributaria, problema atavico di tanti altri comuni siciliani.

 

Tanto dovrà fare la Italgeco nella gestione del cimitero e altrettanto dovrà fare il comune di Castelvetrano in termini di controllo e sollecitazioni. Ma ai cittadini resta il compito più difficile, quello di migliorare il proprio senso civico.

 

Egidio Morici