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01/09/2009 07:12:30

Mogavero: "Berlusconi la finisca di fare spettacolo..."

Ieri abbiamo lanciato il comunicato del Vescovo Mogavero, di Mazara del Vallo, che parlava di "comportamento mafioso".

Ecco l'audio dell'intervista a Mogavero:

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'Si ho ricevuto anch'io e ne sono rimasto indignato'. Il vescovo di Mazara del Vallo ha confermato l'informativa anonima circolata sul caso Boffo. Mons. Domenico Mogavero, presidente del consiglio Cei per gli Affari giuridici, la considera 'una forma di avvertimento che, da siciliano, definirei di tipo mafioso'. Intanto prosegue il dibattito politico.

'Il livello di imbarbarimento nel rapporto politica-informazione necessita di un momento di riflessione e di responsabilita'', chiede Piero Fassino. Per la deputata dell'Idv Silvana Mura 'la vicenda e' esemplare per evidenziare l'inopportunita' democratica che chi guida un governo sia anche proprietario di giornali, tv e case editrici'. Secondo il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, 'l'attacco ad un giornale libero come Avvenire, che per tutti noi cattolici e' un punto di riferimento, e' vergognoso ed e' un segno del degrado della politica dei nostri tempi'. Si affida invece alle massime latine il ministro per l'Attuazione del programma di governo, Gianfranco Rotondi: 'Misereor super turbas (sento compassione della folla, ndr), questo - aggiunge - e' uno dei casi in cui serve solo la preghiera per tutti i protagonisti di questo doloroso capitolo della vita nazionale'

La vicenda che ha preso il via dalla pubblicazione sul Giornale di un articolo sul direttore di 'Avvenire' Dino Boffo "pesa" nelle relazioni tra Chiesa e governo perché "indubbiamente in situazioni come questa c'é uno spirito di corpo che si ricompatta anche se precedentemente vi poteva essere una situazione sfilacciata". E' quanto ha affermato, in una conversazione con l'ANSA, mons. Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo e presidente del consiglio Cei per gli Affari giuridici, che sul caso 'Boffo' aggiunge: "Se si voleva dividere il mondo cattolico certamente così si ottiene il contrario".
"Se il premier Silvio Berlusconi - continua il vescovo - cerca un riavvicinamento con la Chiesa deve semplicemente cambiare stile di vita, deve semplicemente fare il politico e non il manager o l'uomo di spettacolo". Poi, prosegue Mogavero, "il giudizio sulla sua politica lo daranno il Parlamento e la storia ma se cerca la vicinanza con il mondo ecclesiastico deve assumere un rigoroso stile di vita". "Non ci interessa la sua vita privata - conclude - ci interessa che non ne faccia motivo di spettacolo". Secondo Mogavero la vicenda si trasformerà in "una bomba a orologeria" e, aggiunge, "mi dispiace che il povero Boffo abbia dovuto pagare un prezzo così alto ma se questo è servito a far saltare l'incontro tra il segretario di stato vaticano il card. Tarcisio Bertone e il premier Silvio Berlusconi all'Aquila, sono contento"
Mogavero ha anche rasentato l'ombra delle dimissioni per Boffo. Almeno è stato così interpretato un intervento di monsignor Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo, che però ha subito rettificato spiegando di "non averlo mai chiesto" e che avrebbe "solo detto che le decisioni sul futuro della direzione di Avvenire spettano in coscienza solo a Boffo, che stimo e apprezzo, e a chi lo ha nominato". Per il resto, "gli attacchi di Feltri - accusa Mogavero - vanno definiti solo per quello che sono: avvertimenti mafiosi". Feltri, infine, su eventuali cambiamenti di direzione ad Avvenire dice che "sono decisioni che spettano solo alla Chiesa".