“Il governo – aggiunge Lumia – aveva il dovere di incalzare la Fiat. Sui costi dei trasporti, ad esempio, è la Fiat che non utilizza il porto di Termini Imerese che è già operativo e che consentirebbe di abbattere quel differenziale che Marchionne denuncia. Il Governo doveva chiedere alla Fiat come mai appena un anno e otto mesi fa la stessa azienda proponeva un piano per passare dall’assemblaggio alla produzione, aggiungendo nuovi modelli e aumentando i livelli occupazionali dello stabilimento e dell’indotto e oggi considera Termini Imerese uno stabilimento decotto”.
“Il governo – conclude il senatore del PD – quali incentivi, meccanismi e strategie ha messo sul tappeto per garantire gli stabilimenti nazionali come hanno fatto tutti gli altri Paesi? Alla fine l’unico stabilimento a chiudere in tutta Europa è solo quello di Termini Imerese”.