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18/02/2025 10:13:00

Basket, Trapani Shark: Antonini pensa di silurare Repesa?

 C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d’antico. L’assiuolo di Giovanni Pascoli non è molto ricorrente nel linguaggio del Presidente Antonini che preferisce citare nelle sue elucubrazioni altri tipi di bestiario, chiamando in causa Sorci Verdi, Gufi e Capre per dispensare insegnamenti di ordine etico e morale.

Di nuovo c’è che anche il Basket nostrano non deve ritenersi più al sicuro da stravolgimenti che potrebbero investire il “manico”, cioè il massimo responsabile tecnico degli Shark, Jasmin Repesa. D’ antico c’è che il Dominus non è nuovo a colpi di testa del genere, poiché anche lo scorso anno si rese protagonista, manu militari, di un golpe che defenestrò Coach Daniele Parente, saldamente in testa alla classifica con 10 lunghezze di vantaggio sulla seconda e recordman di vittorie di fila con 17.

L’inopinata sconfitta in Coppa Italia, a Torino, deve essergli bruciata terribilmente sulla pelle e sicuramente fatto balenare, in un turbinio di sentimenti, un esonero seduta stante, come a liberarsi di un peso insostenibile maturato nel tempo.

I risultati calcistici tormentati e deludenti, sicuramente hanno intaccato pesantemente il suo aplomb ed ingrigito l’immagine trionfante di un condottiero senza macchia e senza paura, che anche nell’ anno in corso doveva rinverdire, se non addirittura dilatare, i fasti della passata stagione.

Senonché un destino cinico e baro e le famigerate congiunzioni astrali - tanto care al Presidentissimo Garraffa, primo nell’approdare in Massima Serie a metà degli anni ’90 -, non si trovavano proprio in ascensione retta. Tutt’altro, declinavano paurosamente verso il basso e portavano dritti dritti, come si dice in gergo borsistico, in territorio negativo.

Non credo che due astri posti in congiunzione o diametralmente opposti possano influenzare un pragmatismo presidenziale che osserva crudamente e pedissequamente vicende e numeri per poi decidere di conseguenza. Se nel calcio, caratterizzato da rivoluzioni che hanno spazzato via i Pancho Villa e gli Emiliano Zapata della pelota- in fin dei conti, avrà pensato Antonini, si trattava di incolta plebaglia- con il “Buster” Repesa tutto diventerebbe maledettamente più difficile e per i motivi più disparati. Prima di tutto per il background di un allenatore che in una carriera trentennale ha vinto di tutto e di più. Poi perché è stato inseguito per l’intera estate proprio da Antonini che quasi lo implorò di assumere le redini tecniche della compagine, facendo fissare al gigantesco croato il prezzo dell’ingaggio. Ed incidentale ma non secondario, il fatto che la squadra e tutto lo staff tecnico sia schierato, al di là di ogni ragionevole dubbio, con lo Slavo. Ergo, sarebbe un rischio di incalcolabile onerosità, quasi un ardimento, licenziare un totem che è entrato nell’immaginario collettivo come un inequivocabile vincente, a differenza di un Patron in crisi di risultati.

Se c’è stato un faccia a faccia tra i due, sicuramente si sarà concluso con un nulla di fatto, una sorta di moratoria destinata a trascinarsi per un tempo indeterminato, od uno status quo che possa mirare a non assumere, da entrambi le parti, decisioni estreme, tali da non sconvolgere attuali e precari assetti. Ma è chiaro che ci si trovi sempre di fronte ad una tregua che vive di equilibri talmente sottili ed instabili da poter essere rotta in qualunque momento. D’altronde, i caratteri diametralmente opposti tra i due non danno adito a dubbi su una rottura che potrebbe avvenire, in caso di sconfitta, il 2 Marzo, nell’incontro interno con Varese. Ed in quel frangente, non solo si separeranno inevitabilmente le due strade, ma assisteremo alla frantumazione di un vaso di Pandora che fara fuoriuscire serpenti di tutte le taglie e specie. Si allungherà, in tal modo, il bestiario ...

Il sorcio verde