A Lombardo non va proprio giu' la scelta dei vertici del Lingotto di smobilitare l'impianto dopo decenni di contributi e i rinnovati sforzi profusi dal governo ribaditi durante la riunione a Palazzo Chigi il 22 dicembre scorso.
"Mi stanno bene gli impegni del governo ai quali si affiancano quelli della Regione Siciliana, ma la Fiat deve fare la sua parte e mantenere il suo impegno industriale", poi aggiunge, " ben venga la cordata di Cimino e soci e si costituisca un secondo, anche un terzo polo automobilistico. Ma una volta per tutte si stabilisca che la Fiat resta a Termini Imerese e rilancia il suo impegno in Sicilia per i prossimi trent'anni". Lombardo ha infatti paura che ogni ipotesi alternativa al Lingotto possa "distrarre il governo dal vero obiettivo e cioe' quello di convincere il gruppo guidato da Marchionne a non chiudere i battenti".