Ed oggi da Porto Empedocle, il paese dell’Agigentino dove e’ nato lo scrittore Andrea Camilleri, giunge un monito dal capogruppo del Pd, Antonello Cracolici, favorevole alla intesa con il governo: ”Chi sente minacciate le proprie piccole rendite di posizione dalla sfida sulle riforme – dice – che si e’ aperta in Sicilia, tenta di sabotare il dialogo: ma dobbiamo stare attenti perche’ oggi si parla di ‘inciucisti’ e ‘puri’ mentre domani, magari gli stessi protagonisti che hanno condannato il centrosinistra arriveranno a rappresentare l’attuale momento politico mettendo le etichette e distinguendo fra chi e’ amico dei mafiosi e chi non lo e”’. Cracolici parla al convegno che ha come tema ”La sfida del Pd in Sicilia”. ”Questo modo di fare e’ intollerabile: se non sconfiggiamo questa cultura, – aggiunge – la Sicilia restera’ per sempre prigioniera della mediocrita”’. ”Abbiamo l’opportunita’ di essere protagonisti del cambiamento.
Forse qualcuno e’ spaventato dall’idea di mettersi in gioco, – osserva – ma e’ qui che si misura il profilo di un partito: dobbiamo alzare la testa, parlare delle cose da fare e di come farle, e dobbiamo superare certe polemiche miserabili e demagogiche”. Al convegno era previsto anche l’intervento del segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo. Per Nuccio Cusumano, componente dell’assemblea nazionale del Pd: ”Il partito e’ uno solo ed ha accettato la sfida delle riforme. Basta con le polemiche”. Dello stesso avviso il deputato regionale Giovanni Panepinto: ”Per superare i dissidi e’ importate spiegare agli iscritti quello che sta succedendo”.