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18/02/2010 09:50:41

Piano casa: c'è l'accordo, anzi no...

 

Ad affermarlo l’On. Fabio Granata che interpreta il pensiero dei parlamentari del Pdl Sicilia che provengono da AN, oltreché dell’assessore regionale al ramo, Gentile, all’indomani dell’intesa annunciata sulla stampa dopo la riunione dei capigruppo della maggioranza con il presidente Lombardo.

“È necessario aprire immediatamente un nuovo tavolo di confronto politico – prosegue Granata – per rendere omogeneo il testo alla netta risposta politica che ci attendiamo in Sicilia all’indomani dell’ennesima emergenza legata alla mancata tutela del territorio ed all’incombere dell’ennesimo dissesto idrogeologico.

Alla richiesta di sicurezza dei cittadini và data una risposta coerente che impedisca nuovi scempi edilizi e sia coerente con gli interventi straordinari sollecitati già ieri al governo nazionale. Per tale ragione, a nome dei deputati e della delegazione di governo che fa capo all’area degli ex AN, chiedo ufficialmente a Lombardo di riavviare immediatamente il confronto politico, lavorando ad un testo condiviso e coerente”.

“Sabato a Siracusa – conclude Granata – nel corso della prima tappa di avvicinamento agli stati generali della Sicilia, alla presenza di tutti i rappresentanti dei partiti e movimenti che sostengono il governo regionale, è emersa una grande e convinta richiesta di cambiamento e di un progetto politico innovativo: dare oggi un segnale diverso su una materia cosi delicata sarebbe gravissimo e non aprirebbe grandi prospettive al futuro dell’alleanza.”

LA REPLICA. ''Le proposte migliorative del gruppo Pdl-Sicilia al ddl sul 'Piano Casa' sono chiare: in difesa del territorio e delle attivita' produttive, contro ogni scempio edilizio e ipotesi di sanatoria. Non comprendiamo francamente i reali motivi che inducono alcuni parlamentari ad arroccarsi su posizioni pretestuose e preconcette''. Lo affermano i parlamentari regionali del Pdl-Sicilia, Alessandro Arico', Carmelo Incardona, Carmelo Currenti, Livio Marrocco e Toni Scilla.

''Invitiamo - sottolineano i parlamentari regionali - tutti coloro che continuano a mostrare imbarazzo o fastidio nell'accettare il principio del recupero delle strutture industriali che si trovano all'interno di aree urbane, a spiegare compiutamente perche' nella nostra terra, a differenza di come avviene in altre regioni d'Italia, chi produce ricchezza e sviluppo - concludono - deve essere penalizzato e non incentivato a fare di piu' e meglio, nel pieno rispetto delle leggi e dei regolamenti''.