A subentrare alla Sise nel servizio di emergenza, infatti, è la società S.E.U.S. («Sicilia Emergenza Urgenza Sanitaria»), partecipata al 51% dalla Regione Siciliana e, per il restante 49%, in parti uguali, da tutte le aziende sanitarie siciliane.
«Il 29 dicembre scorso l’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo ed i rappresentanti della S.E.U.S. hanno siglato un protocollo d’intesa che stabiliva regole e modalità per il passaggio e per il mantenimento del personale Sise alla nuova società di gestione – affermano gli Onorevoli Marrocco, Aricò, Currenti e Marinese -. Ma non si è ancora pervenuti ad un accordo per attivare il processo di mobilità , per cui permane una situazione di incertezza sul futuro occupazionale dei 3.317 addetti del servizio del 118. Inoltre, la procedura della mobilità ex artt. 4 e 24 della L. 223/91 sugli “Interventi urgenti a sostegno dell’occupazione” è stata sospesa e rinviata al 4 marzo, ultimo giorno utile per attivarla, in modo da permettere alla S.E.U.S. di usufruire degli sgravi previsti - concludono -. Riteniamo, pertanto, che la Regione abbia il dovere di intraprendere tutte quelle azioni necessarie a garantire la mobilità dei lavoratori. Un ulteriore prolungamento della proroga a favore della S.I.S.E., per garantire il servizio, sarebbe controproducente per i lavoratori e per la Regione stessa».