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04/07/2016 08:33:00

Traffico di esseri umani, la Procura di Palermo arresta 38 persone. I particolari

 «Talvolta i migranti non hanno i soldi per pagare il viaggio che hanno effettuato via terra, né a chi rivolgersi per pagare il viaggio in mare, e allora mi è stato raccontato che queste persone che non possono pagare vengono consegnate a degli egiziani, che li uccidono per prelevarne gli organi e rivenderli in Egitto per una somma di circa 15.000 dollari. In particolare questi egiziani vengono attrezzati per espiantare l’organo e trasportarlo in borse termiche». È l’aspetto più atroce che emerge dalle confessioni di Nuredin Atta Wehabrebi, il primo trafficante di esseri umani «pentito» che da un anno collabora con la giustizia italiana. Sulla base delle sue dichiarazioni, la Procura di Palermo ha ordinato il fermo di 38 persone accusate, a vario titolo, di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e altri reati.

Agli indagati vengono contestati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, all'esercizio abusivo dell'attività di intermediazione finanziaria, nonché di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, tutti aggravati dal carattere transnazionale.

Nel corso delle indagini, svolte dalle squadre mobili di Palermo e Agrigento e dal Servizio centrale operativo, è stata ricostruita la struttura organizzativa dell'organizzazione e sono stati individuati ingenti flussi di denaro, provenienti dal traffico di migranti.

Diverse le modalità utilizzate dal gruppo per far arrivare i migranti sul territorio nazionale, non solo via mare ma anche tramite falsi ricongiungimenti familiari. E' emerso, inoltre, che i principali indagati gestivano anche una fiorente attività di traffico internazionale di catha, droga importata dall'Etiopia, inserita per la legislazione italiana tra le droghe pesanti.

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A former member of a migrant trafficking ring under investigation by Palermo's anti-mafia team told investigators that migrants who can't pay for passage to Italy are sold to Egyptians who kill them and then sell their organs.
"I was told that the people who can't pay are given to Egyptians who kill them to take their organs and sell them in Egypt for 15,000 dollars," the man said. "The Egyptians come equipped to remove the organ and transport it in insulated bags," he said.
The Palermo anti-mafia squad investigation - which on Monday saw 38 people detained across Italy in connection with a migrant trafficking ring operating financially from Rome - has been going on for three years and has resulted in several convictions.
The former member of the organisation has been cooperating with Palermo investigators for a year and a half, providing information about the group's operations and their management of migrants upon arrival in Sicily through to transfer to northern Italy and northern Europe.
Chief investigator Renato Cortese said in a press conference on Monday that "we used the same investigative techniques that we use in mafia investigations. It is clearly more difficult in this case, since, for example, we need interpreters for the wiretaps, since those under investigation speak foreign languages or dialects. "The aim now," he said, "is to try to understand how the enormous earnings of the organization are re-invested."