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22/05/2018 06:00:00

Giovanni Catania: "Vicesindaco con M5s per risolvere i problemi di Trapani. Ecco come"

Giovanni Catania, designato vicesindaco a Trapani da Giuseppe Mazzonello dei Cinque Stelle. Come mai la scelta di partecipare alla sfida?

 

Noi abbiamo collaborato con gli amici dei Cinque Stelle alla raccolta di alcune idee. E' un modo semplice per riappropriarsi della città. In questa maniera sul tavolo dei burocrati non ci sono i progetti dei politici ma i progetti dei cittadini, sono due cose diverse e anche i risultati di queste azioni sono due cose diverse. Io sto solo mettendo a disposizione la mia persona.

 

Giacomo Tranchida quando ha saputo del suo impegno con i 5 Stelle ha detto che lei è un suo amico, che è una persona molto apprezzata e che questa voglia di fare il vicesindaco è legata ad una voglia di rivalsa.

 

Assolutamente no, lo nego. Io sono stato per cinque anni a Palermo, sono andato via non tanto per la rivalsa ma perchè le condizioni di tipo politico non mi consentivano di fare il mio lavoro serenamente. Questi cinque anni trascorsi a Palermo mi hanno dato la possibilità di imparare molto sulle infrastrutture e sulla programmazione. Ora di cerca di applicare tutto questo al governo della città per lasciare qualcosa ai nostri figli.

 

Dove hanno sbagliato finora le amministrazioni che si sono succedute da un punto di vista della programmazione?

 

Ci sono delle turbolenze, ad esempio, che riguardano l'aviazione, sia compagnie aeree che aeroporti. Se a queste turbolenze noi rispondiamo ribaltando sui sindaci responsabilità che sono degli enti di vigilanza e di regolazione non facciamo un bene alla comunità locale, perchè i livelli di governo sono diversi. Allora si deve assicurare che la concorrenza sia equilibrata così da consentire agli aeroporti dello stesso bacino, Punta Raisi e Trapani, che lavorino insieme dando dei servizi. E ci deve essere chi fa questo lavoro. Non si può chiedere ai sindaci di fare un contratto di comarketing che è una pratica illegale che ha portato tutti i problemi che conosciamo.

 

 

Lei più volte è intervenuto con contributi dettagliati e molto autorevoli per spiegare bene la situazione...

 

E' vero, la materia è ostica ma conosco bene dove potrebbe fermarsi la macchina del comarketing e dove effettivamente si è già fermata. Tutti noi vediamo che la conseguenza di questo approccio è stata la desertificazione del nostro aeroporto e gran parte dei voli sono stati spostati a Punta Raisi, che è un aeroporto pubblico, le cui risorse sono pubbliche e che dovrebbero essere messe a disposizione del territorio.

 

Cosa c'è da fare per i primi 100 giorni da vicesindaco?

 

Ci sono a Trapani numerose emergenze. Dobbiamo assolutamente risolvere la questione del mercato ittico, facendo funzionare i servizi essenziali nell'interesse degli operatori che vivono di questo settore, e cercando anche di dare un servizio ai consumatori che hanno diritto alla sicurezza alimentare. Bisogna poi avviare una programmazione, la città ha un difetto enorme sul verde e sui servizi ai bambini. E poi una grande rivoluzione nella pianificazione strategica della città, tutti i trapanesi soffrono per questa ferita della ferrovia fatta alla città e rimasta così per anni. Noi abbiamo ragionato molto su questo, abbiamo presentato l'idea del Tram-treno, un'idea che rende aperta la città, con nuovi mezzi che possono attraversare un parco verde, collegherà la città con le periferie.

 

Tutta la politica trapanese da sempre fa i complimenti a Giovanni Catania. Perchè non è stato lei il candidato sindaco?

 

 

Il mio obiettivo non è quello di andare ad occupare una poltrona. Il mio obiettivo è quello di dare un contributo come cittadino.

 

Ma lei a Trapani è una persona più conosciuta rispetto a Giuseppe Mazzonello. L'impatto sarebbe stato diverso...

 

La politica non si fa per fare impatto, noi stiamo lavorando a dei progetti che sono da mesi sui tavoli dei gruppi di lavoro.