Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
24/02/2019 13:00:00

Marsala, Daniele Nuccio vuole vederci chiaro sul progetto "Acqua.Sal" allo Stagnone

Il consigliere comunale di Marsala Daniele Nuccio vuole vederci chiaro sul progetto "Acqua.Sal" allo stagnone di Marsala  e per questo ha chiesto all'amministrazione comunale tutta la documentazione relativa al progetto e in particolare per verificare, se l'amnistrazione non l'avesse già fatto, la valutazione di compatibilità con il piano di gestione delle zone S.I.C e Z.P.S,  la compatibilità con il regolamento della Riserva, e la Valutazione Incidenza Ambientale.  

Secondo Nuccio, infatti, c'è il concreto rischio di compromettere il delicato equilibrio della Laguna dello Stagnone dal momento che queste attività rischierebbero di avere un impatto ambientale devastante, come già accaduto in passato nel nostro territorio. 

"Ho come la sensazione che dietro ai buoni propositi di ricerca e salvaguardia della Laguna dello Stagnone - scrive  Nuccio - si celi la possibilità di aprire un pericoloso precedente che guarda al business della piscicoltura ed alla produzione di "no food" quali alghe, micro-alghe e fanghi. Il delicato equilibrio dello Stagnone di Marsala ci impone un'accurata valutazione, un approfondimento che vada oltre la spasmodica necessità di dimostrare di essere in grado di intercettate finanziamenti comunitari.

Sarebbe stato opportuno informare la Città ed il Consiglio Comunale - continua Nuccio - in merito ad un progetto che rischia di avere un impatto ambientale devastante per quello che probabilmente rappresenta il patrimonio più prezioso per il nostro territorio.
Lo Stagnone necessità di interventi strutturali, l'aumento della salinità delle sue acque e la scarsa ossigenazione rischiano di compromettere irrimediabilmente fauna e flora ivi presente. Così come dovremmo seriamente affrontare il tema della gestione della Riserva, constatata la drammatica condizione economico-finanziaria in cui versa l'ex Provincia, ad oggi ente gestore.
Questo presuppone una visione, una pianificazione che coinvolga l'intera comunità -
conclude Nuccio -.  Prima delle presentazioni, delle passerelle e della tanta retorica alla quale siamo ormai abituati."