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09/08/2019 06:00:00

Marsala, la politica non va in vacanza. Trattative sotto l'ombrellone per il 2020

 E’ pausa estiva per la politica, da quella nazionale a quella regionale e locale.

Le vacanze a Marsala hanno il colore di un quadro da comporre, la tela c’è.

La campagna elettorale è alle porte, sarà un inverno quello del 2020 rovente, più caldo dell’estate. Tra i nomi dei presunti candidati sindaci e quelli che vorrebbero cimentarsi, ma non possono, di storie da raccontare ce ne saranno tante. Il quadro delle alleanze è quasi pronto.

Il sindaco uscente, Alberto Di Girolamo, ha sempre il suo giro di fedelissimi, consiglieri comunali compresi, che lo spingono a ricandidarsi e a rimettersi in gioco seppure senza simbolo di partito. Di Girolamo non ne fa mistero, ci sta pensando, scioglierà la riserva dopo l’estate, intanto dai suoi post sui social e dalle conferenze stampa indette il tenore è già da campagna elettorale.

Non in ultimo si ricordi l’incontro con la stampa per presentare il “quasi” progetto esecutivo di realizzazione della bretella stradale, che unisce Mazara con lo scorrimento veloce. Peccato che il “quasi” tecnicamente è rappresentato da un lasso di tempo ampio....

Al sindaco uscente, tuttavia, va riconosciuto il coraggio e la legittima aspirazione di tornare al governo della città per altri 5 anni. Il Partito Democratico difficilmente potrebbe concedere il simbolo, ci sono interlocuzioni politiche aperte con altri candidati.

C’è poi un pressing che in tanti stanno facendo sulla figura di Renzo Carini, avvocato, già sindaco di Marsala, stimato professionista e dal buon rapporto con i cittadini.

Niente simboli di partito per Carini, né bandiere, ma una alleanza trasversale che porterebbe ad una vittoria già al primo turno se il quadro dovesse confermarsi quello attuale. In città i rumors salottieri dicono che se Carini dovesse accettare la scommessa l’ex sindaca Giualia Adamo scenderebbe in prima persona in campo per stopparlo. Vecchie acredini che lasciano, oggi, il tempo che trovano.

I colpi di testa vengono giustificati in gioventù, tardivamente diventano vessazioni.
Dei movimenti in famiglia Adamo, seppure a giro largo, vengo fatti. Da qualche settimana Renato Curcio, cognato dell’ex sindaca Giulia, è diventato il coordinatore cittadino di Diventerà Bellissima, il movimento che fa capo al presidente della Regione, Nello Musumeci.
Da qualche giorno è stato completato il quadro dirigenziale con la nomina di altri esponenti: Giacomo Manzo, Nino Frazzitta, Alessandro Montalto, Anna Curatolo Mannone. Tengono a precisare che alle amministrative del 2020 si presenteranno con il simbolo del movimento regionale, volto a rafforzarne valori e principi: “Vogliamo condividere e confrontarci con altri movimenti, future liste civiche e partiti politici sui nostri e i loro programmi per cercare di trovare una sintesi che possa mettere d’accordo una futura coalizione”, lo afferma Renato Curcio.
 

I consiglieri comunali sono tutti al lavoro, Arturo Galfano e Ignazio Chianetta stanno lavorando ad una lista con Vito Umile candidato, lo stesso stanno facendo Flavio Coppola, Pino Milazzo, Giovanni Sinacori. Quest’ultimo non ha ancora deciso se accettare la candidatura a sindaco, pare sia intenzionato a cedere il passo o ad accettare se sull’indicazione degli assessori avrà le mani completamente libere, volto a scegliere solo competenze e prime file.

Nuovo asse e sempre più forte tra Daniele Nuccio, storicamente di sinistra, e Aldo Rodriquez dei Cinque Stelle. Questa unione di intenti su molti punti in comune potrebbe sfociare in una candidatura, sul nome ci sono tanti punti interrogativi ma la base comunicante c’è. Nuccio non ha fatto mistero nel vedere una buona candidata sindaca in Roberta Pulizzi.

Il meetup marsalese è abbastanza dilaniato al suo interno, l’emorragia c’è stata, ma Rodriquez, da consigliere uscente, ne indicherà una direzione, seppure lui stesso potrebbe non essere il candidato.

Cosa farà Massimo Grillo? Ha trascorso il tempo a sondare il terreno, per comprendere se ci fossero le condizioni per una sua candidatura, il programma c’è, è quello del 2015 con qualche limatura. Tuttavia allora, come potrebbe essere ora, la bocciatura non fu sui programmi ma sulle scelte politiche.

Grillo ha spinto anche su Nicola Fici, giovane ex consigliere comunale, che potrebbe occupare una casella in giunta ma il Primo Cittadino è un’altra cosa.

Ci potrebbero essere delle mosse di Giacomo Tranchida su Marsala?

Tutto dipenderà anche dall’equilibrio che si manterrà tra il sindaco di Trapani e Baldo Gucciardi. Tranchida un nome ce l’ha, è quello di Andreana Patti, sua assessora a Trapani, giovane mente e capace nelle scelte di polso. Sono manovre che solo a fine estate potrebbero vedere la luce, oppure rimanere nel cassetto.