C'è anche il comandante dei vigili urbani di Favignana, Filippo Oliveri, tra gli arrestati di oggi nell'ambito dell'inchiesta sulla corruzione a Favignana.
Oliveri era a Favignana in "comando temporaneo" a partire da Maggio 2017, perché è in servizio a Palermo. Fa un accordo con il Sindaco Pagoto: in vista della tornata elettorale del 2018, nella quale Pagoto si ricandidava Sindaco, promette a quest'ultimo che "nel periodo immediatamente precedente e durante tutto l'arco della campagna elettorale si sarebbe astenuto con l'intero Corpo di Polizia Municipale da egli diretto dall'effettuare i controlli sul territorio comunale nei confronti delle attività commerciali per l'occupazione di suolo pubblico, per la somministrazione non autorizzata di alimenti e bevande nonché in materia di abusivismo edilizio e commerciale ad imprenditori ed esercenti, all'o scopo di non creare malcontento tra detti operatori che potessero negativamente con il consenso elettorale di questi ultimi in favore di Pagoto".
Non solo. Per il periodo successivo alla nomina di Pagoto a Sindaco di Favignana, Oliveri prometteva di eseguire controlli mirati nei confronti di esercenti e soggetti individuati dal Pagoto quali suoi oppositori o, comunque, soggetti dai quali non aveva avuto sostegno elettorale (come La Casa del Tonno, Risto-Ammukka, il Pakkaro e altri).
Pagoto in cambio prometteva ad Oliveri che gli avrebbe conferito, in aggiunta alla posizione organizzativa già riconosciuta in virtù della carica di Comandante della polizia Municipale, l'incarico interinale di responsabile dell'Area Marina Protetta delle Isole Egadi, comportante un'ulteriore indennità.
Sempre Pagoto nell'ambito di questo illecito patto corruttivo, prometteva per il periodo successivo alla rielezione la stabilizzazione del rapporto lavorativo di Oliveri con il Comune di Favignana, trasformandolo a tempo pieno ed indeterminato.
Ed in effetti nel Dicembre 2018, il Comune di Favignana assume Oliveri a tempo pieno ed indeterminato.