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18/07/2020 07:19:00

 Pregiudicato marsalese condannato a 6 anni e 3 mesi di carcere per una lunga serie di reati
 

Sei anni e tre mesi di carcere sono stati inflitti dal Tribunale di Marsala a un pregiudicato di 38 anni, Ignazio Salvatore Angileri, processato per rapina a mano armata, scippo, cinque furti, più uno tentato, due casi di ricettazione, indebito utilizzo di carta di credito rubata, possesso di arnesi atti allo scasso e autocalunnia.

La pena inflitta dai giudici è stata più severa di quella invocata dallo stesso pm, Roberto Piscitello. Tra le principali contestazioni mosse ad Angileri, la rapina, il 18 maggio 2015, ai danni di una donna, Marianna Lombardo, contro la quale, mentre questa camminava per strada, puntò un coltello, facendosi consegnare la borsa contenente denaro (50 euro), documenti, chiavi di casa, occhiali da sole e un telefono cellulare.

Il 14 dicembre 2014, sempre secondo l’accusa, lo “scippo” ad un’altra donna, Teresa Giacalone, alla quale avrebbe strappato la borsa con documenti, chiavi di casa, carta Bancoposta e circa 15 euro. Gli episodi di ricettazione contestati sono relativi al furto di 5 sedie in legno denunciato ai carabinieri da Faten Khalfouni (parte civile assistito da Luisa Calamia) e di un motociclo Aprilia Beverly 125 rubato a Francesca Rallo nel giugno 2014. Poi, ci sono in furti in auto (4) e al patronato Enac, dove furono rubati due computer. L’autocalunnia è stata contestata perché, il 30 giugno 2014, Angileri avrebbe detto il falso ai carabinieri di Marsala dichiarando di essere stato lui a sparare due colpi di fucile a canne mozze contro un certo Gaspare Cicarella mentre era in compagnia di Antonio Genna e Antonino Bonafede. A sparare, quindi, per gli investigatori sarebbe stato qualcun altro. Numerosi i precedenti di Ignazio Angileri. Nel giugno 2015, venne arrestato due volte dalla polizia nell’arco di appena 48 ore: prima per furto su un’auto e poi rapina al negozio “Primigi”, dove però dimenticò i suoi documenti e per questo, qualche ora dopo, si recò in via Verdi per costituirsi in Commissariato.