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22/07/2020 09:15:00

Ha rubato di nuovo energia elettrica. Un uomo di Campobello è stato condannato per la seconda volta

 E’ stato nuovamente condannato per furto di energia elettrica il 47enne campobellese Giovanni Buscemi, che nel novembre 2017 era stato arrestato dai carabinieri proprio per un allaccio abusivo alla linea dell’Enel. Oltre che per detenzione di una modesta quantità di sostanze stupefacenti.

In quel caso, per il furto dell’energia elettrica subì una condanna abbastanza dura: due anni di carcere che sta attualmente scontando. Mentre per la droga la pena detentiva gli fu commutata in libertà vigilata. Adesso, per il secondo allaccio abusivo alla linea dell’Enel, il giudice monocratico di Marsala Matteo Giacalone gli ha inflitto altri sei mesi. In continuazione con la prima condanna.

Lui, nell’ultima udienza del processo, ha cercato di difendersi dichiarando: “Mi sono allacciato alla linea elettrica dell’Enel perché non avevo denaro per pagare la bolletta. Non avevo neppure i soldi per comprare il pane. La mia casa è grande e faceva freddo. Temevo per la mia salute. Una volta, per riscaldarmi, ho anche acceso un fuoco dentro e per poco, per il fumo, non sono finito in ospedale”.

Per l’imputato, il pm Ignazia Uttoveggio aveva invocato 2 anni e 2 mesi, sottolineando che nell’abitazione quell’energia elettrica alimentava anche potenti lampade (per i carabinieri riscaldavano anche la piccola serra con piantagione di marijuana scoperta in una stanza), mentre l’avvocato difensore Lilla Giovanna Lo Sciuto (che ha assistito Buscemi insieme al collega Giuseppe Pantaleo) aveva, invece, chiesto l’assoluzione o in subordine il “non doversi procedere per stato di necessità”.