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19/01/2023 06:00:00

Mazara, Maurizio Giacalone: "Chiediamo solo di poter andare a pescare liberamente"

 Maurizio Giacalone, presidente dell’Associazione Armatori Liberi di Mazara del Vallo. Parliamo del caro carburante che sta penalizzando, soprattutto, voi armatori che  in questi giorni avete protestato. Qual è la situazione attuale?

La situazione è stabile ma in modo negativo. Il caro gasolio a noi ci danneggia tantissimo. I pescherecchi sono di stazza grossa e i rifornimenti sono di grosse quantità. Abbiamo avuto l’agevolazione del ministero con il credito di imposta per tre mesi, ma con il prezzo del gambero rosso deprezzato non riusciamo a mantenere i costi. Il fatto è che i paesi concorrenti, dove il gasolio costa un terzo rispetto a quello nostro, il loro pescato arriva sulle nostre tavole ad un prezzo di gran lunga inferiore. La concorrenza, quindi, è sleale, noi non riusciamo ad abbassare i prezzi del prodotto come fanno loro. Per noi il gasolio incide per il 95% delle spese di mantenimento di un peschereccio.

Giacalone, il prezzo del prodotto principe della marineria di Mazara, il gambero rosso, è sceso. C’è anche un problema di regolamenti internazionali che vi vietano di andare a pescare in alcune zone del Mediterrano.

La settimana prossima saremo a Roma per alcuni chiarimenti. I regolamenti ci vietano di andare a pescare in determinate zone e ci confinano in uno specchio di mare, dove tutti dobbiamo pescare lì. Tutto quello che viene pescato in quel mare viene a finire in Italia e anche il gambero rosso, che oggi costa molto meno, perché arriva anche da Paesi non comunitari a prezzi molto bassi, avendo costi di gestione molto bassi. Noi siamo fermi, in attesa, perché non conviene oggi uscire con un peschereccio, visti i costi eccessivi.

Quali sono le vostre richieste per poter riprendere l’attività?

Di adeguare il lavoro per i nostri pescherecci, di poterci spostare liberamente e andare a pescare in zone specifiche, come quelle libiche, dove si trova la risorsa straordinaria del gambero rosso. Lì per questioni di sicurezza e a causa delle immigrazioni clandestine, non si può più andare. Adesso c’è, addirittura, anche un nuovo regolamento che ci dice che non potremo più andare a pescare nel mare Egeo.